Ero quindi molto
incuriosa di sapere quale fosse il significato dietro questa “cultura”, e di sapere quando
avesse preso piede.
Sono andata un pò alla ricerca e
ho trovato, come ho scritto nel mio primo post, che l’etichetta in Giappone fu
inventata dal clan degli Ogasawara per confondere l’avversario facendosi
credere indifesi.
L’inchino (お辞儀 ojigi) è una delle
tecniche usate a questo scopo.
Infatti, se ci pensate bene, la
posizione corretta dovrebbe essere braccia
lungo il corpo (per
gli uomini) o unite davanti alle gambe (per le donne), piedi uniti e
sguardo
basso.
In questo modo si perde
contatto visivo con l’avversario, mostrandogli collo e schiena
per un paio di
secondi, durata media di un inchino.
L’inchino ora,
invece, è usato per ringraziare, scusarsi, quando ci si incontra per la prima
volta o anche quando si incontra un conoscente, nello sport, in un tempio per
portare rispetto agli Dei, per ringraziare un cliente che ha appena comprato
qualcosa, per congratularsi, ecc.
La profondità
dell’inchino, calcolata in gradi, dipende dalla posizione che una persona ha in
una data situazione.
Chi ha una
posizione o un’età minore, si inchina maggiormente.
Anche nel caso di
un inchino fatto per scusarsi, la profondità dell’inchino determina la serietà
delle scuse.
Fatta questa
piccola premessa, è bene dire che un visitatore in Giappone avrà occasione di
inchinarsi maggiormente per ringraziare commessi o per scusarsi con i passanti
nel caso in cui dovesse pestargli un piede o andargli addosso.
Credetemi, di
gente ce ne è davvero tanta e, anche non volendo, a volte tutto ciò può
capitare.
In questi casi,
un piccolo gesto naturale in avanti del capo vi sarà più che sufficiente.
Questo cenno del
capo è usato per scusasi di piccoli “incidenti quotidiani”, per ringraziare o
per salutare conoscenti e persone che si incontrano tutti i giorni.
E’ anche il tipo
di inchino che si riserva ai subalterni o alle persone più giovani.
1)
Eshaku
(会釈), inchino
a 15 gradi o cenno di saluto
Questo tipo di
inchino è usato per scusasi, per salutare i
colleghi e come gesto di
saluto verso i clienti che ci passano di fianco.
Questo inchino è il
meno formale di tutti.saluto verso i clienti che ci passano di fianco.
2)
Keirei
(敬礼), inchino
a 30 gradi o di rispetto
chi è di posizione o età maggiore alla nostra. Viene usato anche quando si saluta
un cliente e quando si chiede un favore.
3)
Saikeirei
(最敬礼), inchino
a 45 gradi o di reverenza
Questo inchino viene riservato per
incontri con persone veramente importanti, come capi di stato o personaggi di alto riliento. Inoltre viene utilizzato sia per
scusarsi sia per ringraziare profondamente, trasmettendo enfasi col corpo.
4)
Dogeza
(土下座), o
le scuse profonde
In questo caso ci si inginocchia e si
portano mani e viso davanti alle ginocchia, per terra.
Nella vita di tutti i giorni, questo inchino non si vede ormai più. In fatti è riservato
per scuse formali per qualcosa di veramente grave che si è fatto.
Mentre per
inchinarsi ai commessi e agli amici basta un inchino a 15 gradi, negli altri
casi, se si è insicuri della posizione sociale e dell’età dell’altra persona,
un inchino a 30 gradi è più indicato.
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